di Irene Compagnone
Disguidi linguistici: attenzione ai “trabocchetti” della lingua turca!
1: ERKEK (ragazzo)/ EKMEK (pane)
Una ragazza straniera entra dal fornaio e chiede sorridendo “Bir tane erkek lutfen ”. Certo sarebbe bello poter trovare “ragazzi freschi” al forno ma, se volete evitare che il fornaio vi rida in faccia, attenzione a chiedere dell’”ekmek”!
2: BAKAR (da bakmak: aver cura, badare)/BEKAR(single)
Siete ad un bar o ad un caffè e volete attirare l’attenzione del cameriere. Anche qui attenti a chiedere “bakar misiniz” (mi scusi) e non “bekar misiniz” (lei è single?). In tal caso, siate pronti a fronteggiare la reazione del cameriere che, molto probabilmente, vi chiederà il numero di telefono.
3: TOPLAM (totale)/ TOPLANTI (riunione)
Se avete già un po’ di dimestichezza, saprete di sicuro come chiedere il conto in ristoranti/bar/caffè. Se però volete dettagli sul totale, attenzione a dire “toplam” e non “toplanti”, altrimenti il cameriere potrebbe dubitare della vostre capacità di calcolo e pensare che abbiate bisogno di una “riunione” per farvi i conti.
4: TEYZE (zia, signora anziana)/ TAZE (fresco)
Se vi piacciono le verdure e siete in una lokanta, assicuratevi di chiedere dei “taze fasulye” e non “teyze fasulye”…anche se i fagioli della zia saranno sicuramente meglio di quelli dello zio! Ancora peggio poi se, imbrogliandovi, vi rivolgete ad una signora anziana dicendole “taze”..un po’ come se uno sconosciuto si dicesse a mia nonna “hey fresca!”.
5. “ ı “ senza puntino/ “i” col puntino
Qui, per ragioni di decenza, non posso scendere nei dettagli ma vi consiglio vivamente di fare attenzione al verbo “annoiarsi” in turco… soprattutto in espressioni come “çok sıkıldım”!